Per registrarsi sulla piattaforma Swiss Leaders, fare clic quiSwiss Leaders Platform
2016_02_Solidarität.jpg

Società individualizzata ed egocentrica

Purtroppo in quasi ogni Paese del mondo si nota come l'idea di solidarietà stia perdendo di peso e di importanza. Questo costituisce un pericolo per la nostra comunità e anche per la nostra civiltà. In considerazione dell'imminente iniziativa "Mucca da mungere" e di altre iniziative lanciate da gruppi di interesse, pare che una visione egocentrica del mondo stia diventando assolutamente normale. Leggete qui come Swiss Leaders si impegna a favore del bene comune, dell'umanità e dell'integrità.

È conforme alla mentalità politica e sociale predominante al giorno d'oggi che gli interessi personali debbano essere al centro dell'universo. «Io pago solo ciò che uso» è l'egoistico principio che mina alla base la solidarietà su cui si fonda la nostra società.

Poco importa se la solidarietà e lo Stato sono demoliti intenzionalmente o se si accetta semplicemente una tale eventualità. In ogni caso si distrugge l'equilibrio che rappresenta la forza del nostro Paese.

Il valore di una società

Nelle discussioni al tavolo dell'osteria non mancano i riflessi populisti: lo Stato viene descritto come un strozzino, che realizza guadagni illeciti o esercita attività inutili. Non si può ridurre il valore di una società alla semplice somma degli interessi individuali né la democrazia a un assembramento di consumatori egoisti. Se si concentra lo sguardo solo su se stessi si mettono in pericolo valori importanti, come il bene comune quale somma del benessere di tutti i singoli cittadini, l'umanità e l'integrità. Invece di spregiudicatezza, efficienza aziendale e mentalità a breve termine abbiamo bisogno di pensare in termini di economia politica, fairness e sostenibilità.

Al fine di rafforzare nuovamente questo atteggiamento di base occorre raccogliere esperienze, conoscere opinioni differenti e curare gli scambi sociali. Con la contraddizione e un dialogo costruttivo sulle opinioni divergenti, come pure allacciandosi a una struttura a rete e mettendo a frutto iniziative alternative il proprio atteggiamento viene relativizzato e si trovano soluzioni migliori per i problemi di oggi e domani. Abbiamo nuovamente bisogno di una cultura della discussione, per distogliere lo sguardo da se stessi e promuovere di nuovo il bene comune, della società. Ciò può essere in contrasto con il neoliberalismo. Ma esiste la tendenza a trasformarsi in calcolatori egocentrici e amorali, per operare sul mercato con un'efficienza senza limiti e poter ottenere il maggior rendimento possibile dal capitale. Non possiamo permetterci questa mentalità a breve termine.

Il valore dell'informazione

Non dovremmo funzionare secondo un modello determinato. Possiamo dire «no», possiamo scegliere. Sulla scorta di innumerevoli esempi possiamo constatare che attualmente sono a rischio proprio queste possibilità di ponderare e di scegliere. E a tale proposito sono importantissime l'acquisizione e la diffusione delle informazioni. Però fin troppo spesso le informazioni vengono formulate nell'ottica di generare il maggior numero possibile di clic e predominano gli interessi egoistici e la smania di mettersi in mostra. Dobbiamo però anche essere consapevoli del fatto che le informazioni vengono percepite distorte a causa dei nostri modelli mentali. Tanto più necessario diventa quindi rendere nuovamente comprensibili in un'ottica del bene comune le interdipendenze economiche all'interno della nostra società. In tal modo i cittadini saranno meglio informati sulle conseguenze dei loro atti e potranno agire con senso di responsabilità.

L'ASQ intende essere una mediatrice fra i lavoratori e i datori di lavoro. Nel senso delle idee presentate vogliamo che nei dibattiti vengano rispettate anche le altre opinioni e che lo sguardo sia rivolto maggiormente al benessere di tutta la comunità e meno ai vantaggi individuali.

Altri punti di vista dell'ASQ